Il disegno di legge sulle partite I.V.A. approdato la scorsa settimana in Consiglio dei Ministri apporta alcune modifiche alla disciplina del reddito di lavoro autonomo. Di seguito le novità principali.
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Un mutamento significativo per numerosi professionisti: infatti, per la maggior parte delle categorie professionali italiane la formazione è divenuta da molti anni obbligatoria, per gli altri è quantomeno auspicabile… Per l’Amministrazione Finanziaria però tale tipologia di oneri è stata a lungo sgradita, ritenendo evidentemente che i corsi ed i convegni nascondessero chissà quali indicibili gozzoviglie e vacanze mascherate da falsi simposi!
Stavamo aspettando da moltissimo tempo una modifica in tal (buon) senso da parte del legislatore, che aveva già da qualche anno (dal 2008) concesso la detraibilità dell’I.V.A. sulle spese relative alla somministrazione di pasti e bevande, nonché per le prestazioni alberghiere, in occasione di corsi e convegni. In compenso tali costi sono deducibili solo al 75%…
Lavoro autonomo: le novità previste
Le spese sostenute dal professionista per la propria formazione saranno deducibili integralmente (ora lo sono al 50%), nel limite annuo di 10.000 euro. Ovviamente tra le spese deducibili vi sono anche quelle per la partecipazione a convegni, congressi e simili.
Ammesse alla deducibilità integrale, ma nel limite annuo di 5.000 euro, anche le spese che il lavoratore autonomo sosterrà per certificare le proprie competenze o per l’orientamento, la ricerca e il sostegno della sua attività.
Diverranno, invece, integralmente deducibili, in questo caso senza limiti di spesa, le assicurazioni contro il rischio dei mancati pagamenti delle prestazioni effettuate.
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